CORSO AGGIORNAMENTO TRATTORE – SCADENZA 31/12/2022

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CORSO AGGIORNAMENTO TRATTORE – SCADENZA 31/12/2022

29 Settembre 2022


Il corso è rivolto ai lavoratori addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali già in possesso di specifica abilitazione . Secondo l’Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 tra i trattori si individuano :

– trattori a ruote

– trattori a cingoli.

Caratteristica dei Nostri Servizi

Puntuale

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Allarme PSA: Cambiare la legge n.157/1992

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Allarme PSA: Cambiare la legge n.157/1992

31 Agosto 2022

Cinghiali e rischio PSA: serve urgentemente la modifica della legge n. 157 – 1992

Catturare e prelevare i cinghiali che potrebbero essere portatori di peste suina, trasferirli in un’area apposita dove trascorreranno un periodo per escludere il contagio per poi consegnarli ad un’associazione ambientalista che probabilmente li libererà, è un insulto non solo a chi lavora in ambito agricolo ma anche ai cittadini. E’ il pensiero di Cia-Grosseto da sempre in prima linea nel chiedere un serio e proficuo tavolo di incontro sulla questione e la modifica della legge n.157 del 1992 “Norme per la protezione della fauna selvatica”, nello specifico che da un concetto di tutela si arrivi ad una proposta di gestione della fauna selvatica perché quando il numero degli animali è fuori controllo è impensabile che sia lo stesso ecosistema a trovare un giusto equilibrio. Oggi i cinghiali sono un problema serio perché possono diffondere la peste suina, creano danni ai raccolti e, la cronaca lo testimonia, rappresentano un pericolo per l’uomo. 

“Al di là degli slogan di circostanza l’agricoltore è il più convinto ambientalista ed animalista – spiega Claudio Capecchi, presidente della Confederazione grossetana. Le nostre richieste di gestione e contenimento nascono esclusivamente dal fatto che oggi la fauna selvatica è aumentata a dismisura provocando non pochi danni all’intero ecosistema e sempre più spesso è una minaccia per l’uomo. In merito alle vicende che hanno tenuto banco in questa calda estate e che hanno come protagonisti i cinghiali, ciò che stride, ancora una volta, è la politica dei due pesi due misure. Se da una parte vi è l’obbligo per gli allevatori di suini che hanno riscontrato un caso di PSA di bloccare le loro attività per almeno sei mesi con la macellazione cautelativa e il divieto di ripopolamento delle stalle, dall’altra si tutelano i portatori del virus non solo sborsando cifre importanti per la loro cattura ma anche per il loro futuro ristoro. La conclusione è sotto gli occhi di tutti: chi lavora in ambito agricolo deve sottostare alle decisioni di chi urla e fa demagogia, di chi non si è mai veramente voluto sedere ad un tavolo di confronto ma da sempre preferisce puntare il dito contro gli allevatori. A rendere tutto ancora più incomprensibile – continua Capecchi – è che l’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale-ISPRA- si era pronunciato a favore dell’immediata cattura degli esemplari e della loro successiva traslocazione esclusivamente presso strutture autorizzate per la macellazione. Prendiamo atto dunque che c’è una politica che preferisce tutelare i portatori di un rischio epidemiologico trascurando chi ha dedicato la sua vita alla zootecnia. E’ evidente – conclude il presidente Cia-Grosseto che questa è la conseguenza dei ritardi nelle azioni, da noi più volte richieste, di gestione e contenimento degli ungulati auspicando così un freno della peste suina africana ma anche per gli ingenti danni alle aziende e i rischi per la popolazione. Ci auguriamo che in vista della prossima tornata elettorale questa vicenda non venga sottovalutata”


Incendi: la causa è anche nell’abbandono dei territori. L’agricoltura deve tornare protagonista

Cia Grosseto

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Incendi: la causa è anche nell’abbandono dei territori. L’agricoltura deve tornare protagonista

9 Agosto 2022

Da sempre l’agricoltore è stato il custode dei territori. Oggi la riduzione dei terreni lavorati porta all’incremento degli incendi. Serve una politica agricola che consenta all’agricoltura di tornare ad essere protagonista. 

“Non possiamo dire se gli incendi che stanno devastando la Penisola e anche la provincia di Grosseto sono dolosi o accidentali, quello però che possiamo affermare senza dubbio è che se il territorio fosse presidiato dagli agricoltori e dal loro lavoro i danni causati dalle fiamme sarebbero sicuramente minori” 

E’ un’affermazione forte quella del presidente di Cia-Grosseto, Claudio Capecchi, che ricorda le innumerevoli volte che la Confederazione, parlando della lenta e costante agonia del mondo agricolo, aveva ammonito che “ quando chiude un’azienda, soprattutto nelle zone marginali, questa non riapre più e le conseguenze non saranno solo per l’imprenditore ma per il territorio circostante destinato all’incuria e all’abbandono”.  

“Non sosteniamo che se ci fosse una maggiore presenza degli agricoltori il fenomeno degli incendi non ci sarebbe – continua Capecchi – affermiamo invece che laddove c’è la presenza dell’uomo c’è un maggiore e migliore monitoraggio. Non serve ricordare che dove esiste l’agricoltura esiste anche l’alternanza tra terreni a stoppie, terreni con coltivazioni arboree o dediti alla zootecnia che evitano la propagazione degli incendi. Non solo, dove c’è attività agricola ci sono strade poderali e carrettiere che consentono ai mezzi di soccorso di transitare con maggiore facilità; inoltre c’è la manutenzione dei boschi, dei fossi e degli argini. Ma soprattutto, in caso di incendio, la presenza dell’uomo attiva subito i soccorsi e assicura un sopralluogo costante evitando la ripresa di focolai il giorno successivo. La cronaca di questi giorni conferma dunque quanto diciamo da anni: l’agricoltura è il presidio fondamentale del territorio, perché oltre a coltivare, gli agricoltori governano quotidianamente la zona. Ma per avere questi “custodi” chi si occupa di politica agricola deve consentire loro di lavorare senza una burocrazia oppressiva, deve trovare risposte al proliferare della fauna selvatica, deve iniziare a pensare ad una seria politica dell’acqua, con invasi o bacini per stoccare le precipitazioni e renderle disponibili in caso di siccità o incendi appunto ma, soprattutto, deve attuare programmazioni che garantiscano un giusto e dignitoso margine di reddito.  

La Confederazione si è immediatamente attivata con la Regione Toscana affinché chi ha subito danni possa essere aiutato a ripartire ed indennizzato – aggiunge e conclude – Questo però è solo un aspetto della questione e, seppur importante, non è risolutivo. Serve che l’agricoltura esca dal ruolo di Cenerentola dove è stata relegata; non è più il tempo di disquisire ma bisogna agire consapevoli che la nostra agricoltura è espressione dei valori del territorio che rappresenta e che, oltre a garantire prodotti di alta qualità, oggi è l’ultimo baluardo contro la desertificazione e l’abbandono soprattutto delle aree interne e impervie esposte alle tragedie che la cronaca quotidiana testimonia”.


ANP Cia Grosseto: Nei limiti che la crisi impone il Governo non si dimentichi delle categorie più deboli

Cia Grosseto

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ANP Cia Grosseto: Nei limiti che la crisi impone il Governo non si dimentichi delle categorie più deboli

31 Luglio 2022

Anp Cia-Grosseto: Nei limiti che la crisi impone il Governo non si dimentichi delle categorie più deboli che sono in affanno e in attesa di aiuti per il sostentamento

“Dopo l’appello lanciato dal CUPLA, il Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo, alcuni giorni fa, teso a scongiurare le forze politiche ad evitare la crisi di Governo al cospetto di una vertiginosa caduta della convivenza, della tenuta sociale e della progressiva riduzione del potere di acquisto degli italiani, Anp Grosseto, in linea con quella nazionale ha preso posizione denunciando la deriva che le difficoltà odierne assumeranno a causa di chi ha ritenuto fosse più “salutare” per il Paese voltare le spalle al proprio dovere istituzionale e costituzionale. Dunque con forza chiediamo che si porti almeno a compimento il nuovo Decreto Aiuti su cui già si è lavorato mettendo i cittadini direttamente e potenzialmente interessati, nella condizione di esprimere il loro apprezzamento” 

Giancarlo Innocenti, presidente dei pensionati Cia di Grosseto, esprime forte preoccupazione in merito alla crisi di governo e si interroga in merito a quali saranno le sorti delle fasce più deboli e vulnerabili.

“Stiamo vivendo un momento particolarmente difficile e complesso – spiega Innocenti- tant’è che ogni giorno vengono forniti dati che evidenziano un drammatico aumento della povertà che, evidentemente,  pesa soprattutto sugli anziani e i pensionati. In questa situazione la scelta dei nostri politici è da intendersi come un totale disprezzo degli incoraggianti progressi registrati nel dibattito sulle possibili misure atte a conseguire l’allineamento delle pensioni minime ai livelli di salvaguardia del potere di acquisto, all’aspirazione di una vita più dignitosa, ad una maggiore equità nel regime di aiuti alle persone più bisognose e meno abbienti. I nostri pensionati non possono assolutamente essere lasciati soli – continua – per questo invitiamo il Governo, pur nella ordinarietà delle sue funzioni, a non lasciare nulla di intentato per attenuare le difficoltà di una fetta, sempre più consistente, di cittadini. Lo chiediamo per quelle persone che verranno molto probabilmente “attenzionate”  in occasione delle prossime elezioni, probabilmente anche al cospetto della mercificazione della loro dignità. Anp Cia Grosseto – conclude Innocenti – sin da ora sarà severa e non avrà scrupoli ad additare coloro che, al cospetto di un mancato possibile traguardo, intendessero fuggire dalle proprie responsabilità con il rilancio di qualche promessa elettorale”