Incendio Cinigiano già attivate richieste di aiuto alla Regione Toscana

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Incendio Cinigiano già attivate richieste di aiuto alla Regione Toscana

25 Luglio 2022

Incendio Cinigiano: chiediamo vengano attivate le misure del PSR o quelle di Protezione civile. Chi ha subito danni deve documentarli con urgenza e contattare la Confederazione.

Solidarietà a tutti i cittadini di Cinigiano e un sentito ringraziamento a coloro che senza sosta si stanno attivando per arginare il terribile incendio divampato ieri, dove le fiamme hanno mandato in fumo ettari di bosco, minacciato abitazioni e agriturismi e hanno danneggiato alcune strutture agricole. Una situazione ancora non domata tanto da rendere necessarie alcune evacuazioni.

“La Confederazione si è subito messa in moto e si è già attivata con gli organi regionali preposti per attivare le procedure e assistere le aziende colpite dall’incendio” spiegano da Cia-Grosseto “Una tragedia nella tragedia quella alla quale stiamo assistendo. Alle note difficoltà che il settore agricolo deve affrontare si aggiungono ora gli incendi che per molti imprenditori rappresenteranno il colpo di grazia. A tale proposito invitiamo le aziende che hanno subito danni a contattare la sede locale della Confederazione fornendo foto e una stima economica dei danneggiamenti. Sarà poi Cia-Grosseto a fornire tutto il materiale raccolto agli uffici regionali preposti. Ricordiamo infatti che stiamo già lavorando per chiedere che vengano attivate le misure previste, in casi come questi, dal PSR o quelle di protezione civile. Non sostenere ed aiutare chi, già in difficoltà, ha subito questa sciagura, sarebbe davvero inaccettabile” concludono da Cia-Grosseto 


Adempimenti IVA operazioni con l’estero

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Adempimenti IVA operazioni con l’estero

1 Luglio 2022

A tutte le imprese che effettuano operazioni con altri Paesi

(sia comunitari che esteri)

A decorrere dal 1° luglio 2022 tutte le fatture di vendita a clienti esteri devono essere emesse in formato elettronico, come già avviene per le fatture emesse ai clienti nazionali.

NOVITA’: sempre dal 1° Luglio 2022 anche le fatture di acquisto ricevute da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, dovranno essere trasformate in fattura elettronica ed inviate al Sistema di interscambio (SDI) entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Per le imprese in contabilità presso di noi saranno i nostri uffici a creare la fattura elettronica ed a trasmetterla, ma è indispensabile che tali documenti ci vengano recapitati in tempi brevissimi con le modalità di seguito descritte:

1- quando ricevete la consegna di un bene o la prestazione di servizio da un fornitore estero dovete IMMEDIATAMENTE chiedere la consegna della fattura;

2- la fattura di acquisto deve essere consegnata tempestivamente all’ufficio di zona competente, possibilmente via pec o email all’indirizzo di ciascun ufficio zona:

  ufficio zona Grosseto               fegrosseto@sc-mtlpec.it

  ufficio zona Follonica               fefollonica@sc-mtlpec.it

  ufficio zona Scansano              fescansano@sc-mtlpec.it

  ufficio zona Paganico              fepaganico@sc-mtlpec.it

  ufficio zona Manciano              manciano_ade@pec.it

  ufficio zona Pitigliano               pitigliano_ade@pec.it

       

3- non saranno garantiti elaborazione ed invio nei termini di legge in caso di consegna ai nostri uffici con altra modalità o di inoltro alla mail oltre il giorno 3 del mese successivo alla data di emissione della fattura ricevuta.


Burocrazia sempre più nemica del settore primario

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Burocrazia sempre più nemica del settore primario

20 Giugno 2022

Siamo agricoltori e non amministrativi, ma siamo costretti a rispondere ad una burocrazia sempre più soffocante che ci porta via tempo e denaro

Speculazioni senza freno, costi di produzione in continuo aumento, mancanza di una politica che si attivi con urgenza per realizzare invasi o laghetti artificiali tali da arginare i danni causati dai cambiamenti climatici. E’ evidente che la politica non ha compreso la gravità del momento e questo malgrado sia sempre più evidente che l’agricoltura è fondamentale per evitare una probabile carestia che non mancherà di farsi sentire anche nei paesi più evoluti.

“ Oltre a dover combattere quotidianamente con i problemi atavici che attanagliano il settore, il mondo agricolo si trova oggi più che mai schiacciato da un fardello burocratico, da un’infinità di tasse occulte e da adempimenti che, oltre ad intralciare il lavoro, sono una vera bastonata per l’imprenditore” 

La Confederazione grossetana torna dunque a denunciare come la burocrazia sia sempre più nemica del mondo agricolo: tempi lunghissimi per ottenere i compensi e gli indennizzi, interventi promessi ma mai avviati a causa di qualche ostacolo, adempimenti obbligatori spesso complicati che rubano tempo prezioso a chi dovrebbe invece preoccuparsi di fare una sana agricoltura e che  si trasformano in un salasso perchè, come spesso accade, richiedono l’aiuto di professionisti.

“Ora lo Stato ci chiede di fare anche le veci degli esattori – affermano da Cia Grosseto –.I nostri agriturismi, per esempio, sono obbligati a comunicare all’Agenzia delle Entrate non solo le presenze ma anche l’ammontare dell’imposta di soggiorno. Dati che il titolare ha già comunicato telematicamente al Comune di appartenenza al quale, per logica, spetterebbe dialogare con l’Ente superiore. Invece a fare questo viene incaricato lo stesso imprenditore agricolo. In questo cotesto fantozziano rientrano anche i contribuiti anti-Covid dati dallo Stato e che le stesse aziende devono “ri-comunicare” di aver ricevuto. Entrare nei vari portali non è compito sempre semplice, richiede tempo e qualche competenza; come Cia-Grosseto abbiamo cercato di andare incontro agli interessati mettendoci a disposizione nei modi possibili e accollandoci oneri, spese e garantendo personale qualificato. Altra vergona nazionale sono i bandi accessibili tramite il cosiddetto click day; un sistema sproporzionato tra risorse disponibili e reale numero delle richieste, che si esaurisce in un tempo brevissimo e che alla fine dipende quasi unicamente dalla potenza degli strumenti informatici utilizzati. Ovviamente chi non dispone di una banda larga adeguata sarà penalizzato. In sintesi uno strumento tutt’altro che democratico per poter accedere a qualche aiuto. Vale ricordare poi le tante tasse occulte e gli adempimenti come le concessioni governative che, con nomi diversi, sono delle imposte gravose. Come Cia Grosseto abbiamo più volte lanciato un grido di allarme alla politica la quale sembra poco incline a trovare delle soluzioni. La speranza – conclude la Confederazione maremmana – è che le Associazioni agricole tutte, possano mettersi attorno ad un tavolo per trovare modi e strumenti per evitare il tracollo finale che sarà inevitabile salvo un radicale cambio di rotta da parte di chi dovrebbe tutelarci”.


Manovre speculative e irincari rischiano di portare al collasso l’agricoltura

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Manovre speculative e irincari rischiano di portare al collasso l’agricoltura

15 Giugno 2022

Le manovre speculative in atto e i rincari rischiano di portare alla chiusura di molte aziende agricole. Dalla politica ci attendino attenzione ed interventi mirati

Le tensioni internazionali, la conseguente crisi alimentare e l’assenza della produzione ucraina di grano che serviva a sfamare circa 400 milioni di persone, hanno confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, il ruolo fondamentale dell’agricoltura e il fatto che il suo obiettivo principe é quello di garantire cibo sano ed equo per tutti. Questa realtà non sembra però aver spostato l’attenzione della politica che ancora manca di quella visione necessaria per consentire al settore primario di sopravvivere.

“Si susseguono slogan e frasi precostituire per dire quanto sia fondamentale un’agricoltura viva, sostenibile e produttiva ma nei fatti poco o nulla viene messo in atto per favorire la salvaguardia di questo settore che è appunto primario – afferma Cia Grosseto. Negli anni la politica, tutta, ha relegato questo comparto al ruolo di Cenerentola e, malgrado la piena emergenza internazionale, poco o nulla viene fatto. L’impennata dei costi delle materie prime, le difficoltà nel reperirle, l’aumento del gasolio agricolo ( +100% rispetto al 2021 ) stanno aprendo la strada al collasso definitivo. E’ oramai evidente che i prezzi delle materie prime sono spesso svincolati dall’offerta e dalla domanda reale e che una delle cause dei rincari risiede nella speculazione sulle materie prime agricole. Speculazioni che incidono pesantemente sui prezzi determinando un incremento artificiale dei prezzi.

La politica – continua Cia Grosseto – ha il dovere di intervenire e mettere un freno a questa realtà perché se le aziende non riusciranno a coprire i costi di produzione, che oramai sono insostenibili per ogni settore produttivo, non solo sarà impossibile seminare nella prossima stagione, ma molte aziende oggi in rosso, dovranno chiudere. E il risultato sarà una maggiore e più pesante dipendenza dai mercati esteri e dalle multinazionali. Il nostro settore, vale sempre ricordarlo perché troppo spesso viene sottaciuto – puntualizza Cia Grosseto – oltre a dover affrontare questa spirale generata dai speculatori senza scrupolo, deve fare i conti anche con altre criticità che sono conseguenza del malgoverno: la persistente siccità che sta mettendo a rischio le nostre produzione e per la quale abbiamo più volte chiesto programmazioni mirate senza tuttavia ricevere le necessarie risposte , il peso non più sopportabile della burocrazia, le tante tasse occulte, gli adempimenti che richiedono tempo, denaro e in molti casi un consulente per poterli espletare e il costo più che raddoppiato per la manutenzione e la ricambistica per i mezzi agricoli. Se questo difficile momento ha finalmente ricollocato l’agricoltura, intesa come produzione di cibo sano e sufficiente per sfamare il mondo oltre che come strumento di tutela della salubrità e della biodiversità, nel ruolo centrale che le appartiene all’interno di un quadro di sviluppo sostenibile, è fondamentale che la politica abbandoni i tentennamenti e si attivi con urgenza e metta in atto tutte quelle azioni e quei controlli per stroncare fenomeni speculativi, che agisca per dar corso a programmazioni a breve e a lungo termine con l’obiettivo di limitare i danni dovuti dai cambiamenti climatici e che passi a quella semplificazione burocratica più volte richiesta. In caso contrario – conclude Cia Grosseto – l’agricoltura italiana è destinata ad essere un malato terminale”