RISCHIO INCENDI BOSCHIVI – DIVIETO ACCENSIONE FUOCHI – dal 1° Luglio 2021 al 31 agosto 2021

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RISCHIO INCENDI BOSCHIVI – DIVIETO ACCENSIONE FUOCHI – dal 1° Luglio 2021 al 31 agosto 2021

2 Luglio 2021 

Dal 1° luglio, avrà inizio il periodo di rischio incendi boschivi su tutto il territorio regionale, come previsto dall’articolo 61 del Regolamento Forestale della Toscana (D.P.G.R. 48/R/2003), e che, pertanto, sarà assolutamente vietata l’accensione di fuochi di qualsiasi genere fino al 31 Agosto

Nei due mesi è vietato l’abbruciamento di residui vegetali e qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno di aree attrezzate

.Lo annuncia la Regione Toscana ricordando quanto siano importanti i comportamenti corretti che ciascun cittadinodeve tenere per evitare l’innesco di un incendio forestale e anche in caso di avvistamento di un principio di incendio.

Chi dovesse vedere l’inizio di un incendio è importante che lo segnali tempestivamente al numerov verde 800.425.425 della Sala operativa regionale antincendi boschivi o al 115 dei Vigili del Fuoco. 

Si allega opuscolo abbruciamenti.

Scarica Opuscolo Abbruciamenti


Direzione Cia-Grosseto. Senza una Pac adeguata l’agricoltura maremmana muore

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Direzione Cia-Grosseto. Senza una Pac adeguata l’agricoltura maremmana muore

29 Giugno 2021 

Direzione Cia-Grosseto: Il 2020 è stato un anno terribile e oggi auspichiamo una Pac che sia a favore del settore primario. 

In Maremma l’agricoltura è stritolata tra vecchi e nuovi problemi. Siccità, fauna selvatica, mancanza di reddito e di infrastrutture moderne sono tra i temi più urgenti.   

Prima direzione in presenza per la Confederazione Italiana Agricoltori di Grosseto dopo i mesi di lockdown. Alla riunione, che è stata una preziosa occasione per fare un’analisi dettagliata dello stato dell’agricoltura in provincia di Grosseto, hanno partecipato i massimi rappresentanti locali, regionali e nazionali di Cia. Ad aprire i lavori il direttore Enrico Rabazzi che ha presentato i dati del bilancio 2020. “Un bilancio tutto sommato soddisfacente – ha commentato – e questo in considerazione delle moltissime difficoltà e avversità che abbiamo dovuto superare: dalle chiusure, alla difficoltà di potersi muovere, dall’aumento del costo delle materie prime al reddito sempre più misero dei nostri agricoltori.

L’anno che abbiamo salutato è da dimenticare, il settore primario infatti, già in difficoltà, ha dovuto affrontare prove che mai avremmo immaginato e che di fatto hanno toccato tutti noi. Siamo contenti che il grande sistema che ruota attorno alla Confederazione provinciale, ha comunque potuto adempiere ai compiti previsti senza trascurare le necessità degli associati”

Di carattere politico invece l’intervento del presidente Claudio Capecchi che ha delineato un settore in sofferenza stritolato tra vecchi e nuovi problemi, primo tra tutti la caduta libera dei redditi, le difficoltà di lavorare in un territorio dove ancora oggi mancano infrastrutture moderne, l’aumento ingiustificato delle materie prime, la presenza, oramai fuori controllo, della fauna selvatica e il peso sempre più opprimente della burocrazia. Particolare attenzione è stata dedicata ai temi della Pac, dell’acqua e della sostenibilità ambientale.  “Molte sono le incognite che ancora dobbiamo comprendere in merito alla Pac – ha precisato il presidente – tuttavia deve essere chiaro che questa deve  essere equa e sostenibile e deve tener presente che fare agricoltura in aree svantaggiate richiede costi e sforzi maggiorati. Auspichiamo una politica agricola che sia davvero espressione delle necessità degli imprenditori agricoli, che consenta l’innovazione e lo sviluppo, che sia uno strumento per  un maggiore rispetto ambientale ma in assoluto ci attendiamo una Pac che garantisca un giusto e dignitoso reddito per chi lavora in questo settore.

”Altra questione strategica per Capecchi è stata quella relativa alla questione “acqua”,  un tema molto sentito dalla Confederazione che ha più volte sollecitato la politica, e le istituzioni, a trovare soluzioni che non possono più essere procrastinate.

Che la Maremma sia un territorio fragile, da anni soggetta ad una sofferenza idrica anche a causa della risalita del cuneo salino lungo tutta la costa, è oramai noto a tutti – ha spiegato – L’acqua è essenziale per l’agricoltura, per l’industria, per la cittadinanza e anche per spegnere gli incendi. Senza questa risorsa non c’è vita. Eppure ancora oggi non vediamo progettualità per tutelarla, per immagazzinarla e, quando possibile, riciclarla. Da anni come Confederazione grossetana abbiamo invitato la politica e gli Enti preposti a realizzare piccoli o medi invasi lungo il corso dei torrenti o dei fiumi per raccoglierla e utilizzarla in periodi di siccità,  non si deve poi dimenticare l’importanza che questi possono avere per laminare le piene evitando di danneggiare, a volte in modo irrimediabile, i terreni coltivati ubicati lungo i letti dei fiumi. Una calamità, quella delle esondazioni, sempre più frequente che oltre a creare danno alla collettività diventa una tragedia per l’agricoltore che vede il suo lavoro compromesso, deve aspettare anni per l’indennizzo che è sempre parziale ma intanto subisce una perdita di valore economico del suo terreno. 

La relazione del presidente di Cia- Grosseto si è poi conclusa con un interrogativo desinato a far riflettere, non solo i presenti ma anche i politici ai vari livelli. “E’ arrivato il momento di decidere quale tipo di agricoltura vogliamo – ha dichiarato-. Come Cia-Grosseto siamo a favore dell’innovazione e della ricerca e siamo pronti a scegliere percorsi produttivi che dimostrino di essere migliorativi e che sappiano garantire reddito agli imprenditori.

Non diamo mai giudizi affrettati e stiamo valutando le opportunità che l’agricoltura intensiva può offrire in termini si sostenibilità ambientale, di sicurezza alimentare, di sviluppo e sotto il profilo reddituale. Lo abbiamo fatto con la zootecnia e lo stiamo facendo per gli ulivi. Oggi però la presenza dei predatori ci impone di riflettere su un modo diverso di fare pastorizia, un modo che non è nella nostra cultura e nella nostra tradizione. Se la decisione è di tenere le pecore in aree recintate per salvare quel poco che rimane di questo settore, dobbiamo rivedere il nostro concetto di pastorizia e quello della qualità dei nostri prodotti caseari.

Ma non solo. Optare per allevamenti “protetti” significa abbandonare zone impervie che venivano monitorate e tutelate grazie dalla presenza dei pastori, significa nuove concentrazioni di allevamento vicino alle aree con una maggiore viabilità  e dove le infrastrutturali sono più facilmente accessibili. In questo caso i costi sarebbero sicuramente minori per gli allevatori ma a scapito di una sostenibilità ambientale, sociale e alla definitiva perdita delle nostra antiche tradizioni agricole”.


Anp: no all’Imu sui terreni agricoli condotti da pensionati

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Anp: no all’Imu sui terreni agricoli condotti da pensionati

17 Giugno 2021 


Cia: «Prezzi delle materie prime alle stelle, le istituzioni sostengano gli agricoltori»

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Cia: «Prezzi delle materie prime alle stelle, le istituzioni sostengano gli agricoltori»

9 Giugno 2021 

Prezzi delle materie prime alle stelle: speculazioni a danno degli agricoltori

GROSSETO – “La crisi causata dalla pandemia  è stata, ed è ancora, un dramma per tutti ma pensare di poter rifarsi delle perdite subite aumentando in modo esponenziale  il costo delle materie prime non è accettabile. Le istituzioni tutte, dalla politica nazionale a quella locale, passando anche dagli Enti preposti, devono vigilare affinchè non si faccia pagare a quella parte del settore primario che si occupa di prodotti non trasformati, le conseguenze economiche del Covid”

Claudio Capecchi ed Enrico Rabazzi, presidente e direttore di Cia Grosseto lanciano un grido di allarme alle istituzioni e chiedono interventi per far fronte all’impennata di molte materie prime.

“Oggi più che mai è palese la necessità che i produttori abbiano la possibilità di cercare di riprendersi e di programmare le loro future produzioni. Purtroppo questo non è possibile perché nell’ultimo anno – precisano i dirigenti della Confederazione – abbiamo registrato il raddoppio di molte materie. 

A rendere la questione particolarmente odiosa è la politica dei bassi prezzi all’origine: il bene viene pagato al  produttore ad un prezzo talmente basso da non garantire una marginalità idonea a ripagare i costi di produzione, lo stesso prodotto viene poi stoccato e, successivamente, rimesso sul mercato ad un prezzo che, a volte, sfiora anche il raddoppio. Una vera speculazione perché conservare un bene non può assolutamente avere costi tali da giustificare aumenti spropositati. 

E’ stato innescato un circuito pericoloso e dannoso – spiegano i dirigenti di Cia Grosseto – e a pagare il prezzo più alto di questa crisi sono, ancora una volta, gli agricoltori. Dati ufficiali evidenziano che sono aumentati tutti i costi per la produzione: dai prodotti energetici al prezzo del gasolio e più in generale dei trasporti e, per la zootecnia, tutto quanto concerne l’alimentazione e la cura del bestiame.

Si stima che rispetto allo scorso anno l’aumento oscilli tra il  25 e il 40%, cifre non sostenibili per un settore già in affanno. Siamo consapevoli che la pandemia ha avuto ripercussioni pesantissime su tutto il Sistema Italia ma non è pensabile che la ripartenza venga fatta mettendo in ginocchio quel settore che ha sempre lavorato, anche nei momenti più cupi dell’emergenza sanitaria,  per garantire cibo sano ai cittadini.

Come Cia Grosseto – concludono Capecchi e Rabazzi – chiediamo dunque attenzione e auspichiamo interventi di sostegno, soprattutto  chiediamo  garanzie per prezzi più equi lungo tutta la filiera. Siamo a un punto di non ritorno e la politica dei bassi prezzi all’origine porta solo a colpire gli anelli  più debole della catena che sono gli agricoltori e i consumatori”.


MORATORIA RATE FINANZIAMENTI

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MORATORIA RATE FINANZIAMENTI

4 Giugno 2021 

Si informa che il recente decreto sostegni bis ha previsto la possibilità di posticipare ulteriormente la moratoria (sospensione) sulle rate dei finanziamenti, dal 30 giugno al 31 dicembre.

Possono beneficiare di questa proroga solo coloro che hanno già in corso la moratoria ex-lege del decreto Cura Italia del 17 marzo 2020.

Questa ulteriore moratoria prevede che venga sospeso il pagamento della quota capitale, ma dovrà essere regolarmente pagata la quota interessi.

NB: la proroga non è automatica, quindi chi vuole beneficiarne deve inoltrare una richiesta ufficiale alla Banca entro il giorno 15 giugno 2021.Per utilità alleghiamo una bozza di comunicazione da inoltrare all’istituto di credito.Consigliamo di inviarla alla banca a mezzo PEC, debitamente completata e firmata e di chiedere conferma della avvenuta ricezione.

Scarica la Richiesta


Cia Grosseto: Servono invasi contro le piene e il cuneo salino.

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Cia Grosseto: Servono invasi contro le piene e il cuneo salino.

27 Maggio 2021 

Cia Grosseto chiede la costruzione di invasi per arginare le piene e il cuneo salino

“Tra i tanti progetti contenuti nel Pnrr, il pacchetto di investimenti che dovrebbe essere finanziato dal Recovery fund, nel capitolo dedicato alla “difesa del suolo” sembra mancare una voce a dir nostro fondamentale: quella dedicata all’acqua. Come Confederazione di Grosseto siamo consapevoli che il nostro territorio ha urgente bisogno di infrastrutture come una viabilità moderna e la banda larga, ma omettere progettualità che vadano ad arginare la carenza idrica della Maremma significa mettere a rischio non solo il futuro dell’agricoltura e dell’industria ma anche quello della stessa popolazione”

A parlare sono i vertici di Cia Grosseto, il presidente Claudio Capecchi e il direttore Enrico Rabazzi che si fanno promotori di una criticità che rischia di essere devastante per questo territorio.

“L’acqua è vita e senza acqua non vi è futuro – commentano di due dirigenti –Oggi più che mai servono programmazioni mirate, invece, questa preziosissima risorsa che non è infinita, non trova un giusto rilievo nei progetti del Pnrr. Come Cia Grosseto ricordiamo che la Maremma è un territorio fragile; da anni soggetta a una sofferenza idrica a seguito della risalita del cuneo salino lungo tutta la costa che provoca effetti deleteri ed è anche una delle cause della lenta ma costante desertificazione. Tra le cause principali i cambiamenti climatici sempre più spesso caratterizzati da precipitazioni violente dunque non più benefiche, ma dannose e pericolose. Ne consegue che la carenza di acqua porta al prelievo in falde per uso domestico, agricolo ed industriale. Come Cia Grosseto siamo dunque a chiedere che nel RRF vengano inserite progettualità a favore di questa risorsa. Chiediamo finanziamenti per la costruzione di piccoli e medi invasi lungo il corso dei torrenti o dei fiumi per preservare e tutelare una risorsa sempre più preziosa e, in taluni periodi, insufficiente. Servono progetti per la costruzione di piccoli bacini d’acqua per raccoglie l’acqua piovana che potrà poi essere riutilizzata per l’irrigazione, per la zootecnia, per l’industria, in caso di incendi ma anche per gli abitanti del territorio. Interventi che avrebbero una ricaduta su tutta la collettività perché queste costruzioni hanno negli anni dimostrato la loro importanza anche per laminare le piene. Siamo certi – concludono Capecchi e Rabazzi – che solo mediante un’azione coordinata, dove l’applicazione di soluzioni avviene attraverso la costruzione di invasi, sarà possibile garantire una corretta attribuzione di diritti nella distribuzione delle acque. Per questo sollecitiamo la politica a dare la giusta rilevanza alla questione in sede di formulazione delle progettualità inerenti al RRF”


Servizio civile regionale al Patronato Inac Toscana. Scadenza domande 28 maggio 2021

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Servizio civile regionale al Patronato Inac Toscana. Scadenza domande 28 maggio 2021

26 Maggio 2021 


Openday Fondazione ITS EAT : 09 giugno e 23 giugno dalle 18,00 alle 19,00

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Openday Fondazione ITS EAT : 09 giugno e 23 giugno dalle 18,00 alle 19,00

26 Maggio 2021 

Al fine di estendere, ad un bacino sempre maggiore di giovani diplomati, una conoscenza più approfondita e consapevole di quelle che sono le offerte formative post-diploma degli ITS, la Fondazione ITS EAT organizza incontri di orientamento ON-LINE.

  • 09 giugno dalle 18,00 alle 19,00 
  • 23 giugno dalle 18,00 alle 19,00

Gli interessati potranno iscriversi all’evento semplicemente andando sul nostro sito web alla pagina:

https://fondazione-eat.it/richieste/index.php/openday/


Nello specifico, i corsi presentati per il biennio 2021-2023, in partenza ad ottobre, sono: AGRIFUTURE 4.0 – TECNICO DELL’INNOVAZIONE DELLE PRODUZIONI AGRARIE E DELLE TRASFORMAZIONI AGROALIMENTARI E AGROINDUSTRIALI La figura professionale opera nelle filiere di produzione del comparto agrario e di trasformazione agro-industriale,promuovendo l’innovazione di processo e di prodotto, con particolare riferimento alle nuove tecnologie di industria 4.0 e alla coltivazione idroponica.Sede: Firenze Impruneta

ENOFOOD 4.0 – TECNIC O SUPERIORE PER IL MARKETING E L’EXPORT DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI MADE IN ITALYLa figura in uscita opera per promuovere prodotti del Made in Italy dei quali conosce gli scenari economico-territoriali di provenienza,i processi di produzione e le specifiche caratteristiche tecniche. La sua attività è prevalentemente connessa allo sviluppo dell’export management. Sede: Grosseto



AGRENO: OPPORTUNITÀ E CARATTERIZZAZIONE DEL CONDIMENTO RISCOPERTO

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AGRENO: OPPORTUNITÀ E CARATTERIZZAZIONE DEL CONDIMENTO RISCOPERTO

24 Maggio 2021 

INCONTRO TEMATICO ON LINE – MERCOLEDÌ 26 MAGGIO 2021 / ORE 15:00-19:00

Il progetto prevede la messa a punto dell’Agresto dell’Amiata, impiegabile in campo alimentare come con- dimento, partendo dalla ricerca e da antiche ricette già sperimentate. L’agresto sarà realizzato in un’ottica di economia circolare con prodotti di scarto (uva immatura diradata proveniente da vitigni autoctoni) ed erbe officinali dell’Amiata. L’agresto è un nuovo prodotto appartenente alla categoria dei condimenti dall’alto valore salutistico, die- tetico e nutraceutico. Con gli scarti della lavorazione dell’Agresto, ricchi di sostanze bioattive, sono in corso di sperimentazione prodotti cosmetici naturali.

Si raccomanda l’iscrizione on line all’evento dal seguente Link:

Incontro-tematico_GO-AGRENO



REM e Bonus 2400 € : Come Richiederli – VIDEO e INFOGRAFIA

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REM e Bonus 2400 € : Come Richiederli – VIDEO e INFOGRAFIA

11 Maggio 2021 

INAC Cia Grosseto a supporto del Cittadino per le Richieste di REM e Bonus 2400 €.

In questo articolo INFOGRAFIA e Video Animato per informare in forma sintetica. INAC Cia Grosseto è Disponibile per attivare tutti i servizi che verranno richiesti .

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