REM e Bonus 2400 € : Come Richiederli – VIDEO e INFOGRAFIA

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Cia Grosseto

Portale Agrituristico

Vai al Sito

CIPA-AT Cia Grosseto

Formazione Professionale

CIPA-AT Grosseto

REM e Bonus 2400 € : Come Richiederli – VIDEO e INFOGRAFIA

11 Maggio 2021 

INAC Cia Grosseto a supporto del Cittadino per le Richieste di REM e Bonus 2400 €.

In questo articolo INFOGRAFIA e Video Animato per informare in forma sintetica. INAC Cia Grosseto è Disponibile per attivare tutti i servizi che verranno richiesti .

Visiona il Video Animato per la Tua Informazione



Scarica l’Infografia in *.pdf


Giovedì 20 maggio 2021 ore 10,30 – secondo Webinar sulla vendita diretta dedicato alle botteghe di la spesa in campagna

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Cia Grosseto

Portale Agrituristico

Vai al Sito

CIPA-AT Cia Grosseto

Formazione Professionale

CIPA-AT Grosseto

Giovedì 20 maggio 2021 ore 10,30 – secondo Webinar sulla vendita diretta dedicato alle botteghe di la spesa in campagna

4 Maggio 2021 

Il secondo appuntamento è dedicato alle botteghe di prossimità. In questo periodo molto difficile gli agricoltori sono stati riconosciuti categoria fondamentale per la comunità. Durante il lockdown, per evitare le lunghissime file agli ingressi dei supermercati, con il rischio di trovare all’interno assembramenti, gli italiani hanno scoperto le piccole botteghe di prossimità, come quelle di la Spesa in Campagna gestite da soli agricoltori, diventandone clienti affezionati.

Le nostre botteghe garantiscono prodotti locali di qualità, seguendo la stagionalità e in piena sicurezza. I clienti hanno anche la possibilità di prenotare la spesa per telefono o per e-mail e ritirarla già preparata in negozio o riceverla direttamente a casa.


Vai alla Locandina in pdf

Vai al Webinar




Servizio civile regionale al Patronato Inac Toscana. Via alle domande dal 29 aprile 2021

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Cia Grosseto

Portale Agrituristico

Vai al Sito

CIPA-AT Cia Grosseto

Formazione Professionale

CIPA-AT Grosseto

Servizio civile regionale al Patronato Inac Toscana. Via alle domande dal 29 aprile 2021

28 Aprile 2021 

Per le domande di partecipazione alla selezione per il Servizio civile regionale c’è tempo fino alle ore 14 del 28 maggio. Quattro i progetti presentati dal Patronato Inac – Istituto Nazionale Assistenza Cittadini; quaranta i posti disponibili.


Vai all’Articolo Originale


TipicoCia : Eccellenze Agroalimentari della Maremma Toscana

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Cia Grosseto Turismo Verde

Portale Agrituristico

Vai al Sito

Cia Grosseto

Formazione Professionale

CIPA-AT Grosseto

28 Aprile 2021

TipicoCia : Eccellenze Agroalimentari della Maremma Toscana

Prodotti Tipici della Maremma Toscana

Esclusivamente della Provincia di Grosseto

Cerchi prodotti tipici della Maremma Toscana? Sul nostro sito puoi trovare l’eccellenza agroalimentare della Provincia di Grosseto, dove aziende importanti puntano a conservare sapori e tradizioni che vengono tramandati da generazioni e che compongono, di fatto, la cultura enogastronomica del nostro Terriororio.

Un vero e proprio itinerario del gusto, con possibilità di scegliere anche di dare un impulso positivo all’economia locale.


Ricotta di Pecora Grossetana, Guarda la Video Storia

Menù Digitale Gratis per Agriturismi con QR Code

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Cia Grosseto

Portale Agrituristico

Vai al Sito

CIPA-AT Cia Grosseto

Formazione Professionale

CIPA-AT Grosseto

Menù Digitale Gratis per Agriturismi con QR Code

27 Aprile 2021 

Per le attività di ristorazione, i nuovi protocolli di sicurezza previsti e pensati per le riaperture dal 26 aprile 2021, indicano che va mantenuta una distanza fra i tavoli di almeno un metro negli ambienti al chiuso, estendibili a due metri in base allo scenario di rischio, e di almeno un metro all’aperto. Va privilegiato l’accesso su prenotazione, mantenendol’elenco per 14 giorni.

.

È possibile organizzare buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’utilizzo della mascherina. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose, con modalità organizzative che evitino assembramenti e garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila.

.

Al banco, ingresso a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione (estendibile fino a 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio).

.

Altre regole: Per i menu favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.

.

Per la Tua attività Agrituristica, che prevede un menù da consultare, gli associati a Turismo Verde e Cia Grosseto su richiesta potranno avere il proprio menu in versione digitale adatto per il web tramite un nostro servizio gratuito.

.

I Clienti potranno consultarlo facilmente, con il proprio Smartphone o Tablet, senza installare applicazioni, anche mediante un pratico QR Code, questo per un aiuto concreto: il menu è gratuito e lo sarà sempre, oltre al fatto che abbiamo eliminato punti critici sensibili al virus Covid-19 e siamo conformi ai protocolli di sicurezza.

.

Siamo anche disponibili a organizzare “veloci” attività formative gratuite con CIPA-AT Grosseto, per rendere indipendenti tutti gli imprenditori che vorranno attivare il servizio in proprio e gestire in modo dinamico il servizio di comunicazione con il cliente.

.

+ Info : info@qmtt.net -+39 0564 4506662.

Visualizza il Menù virtuale (esempio in *.pdf, possibile anche in versione *.html), scansionando il QR Code con il tuo dispositivo


.Cia, dal 26 aprile riaprono 24 mila agriturismi. Già persi 1,2 mld.

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Cia Grosseto

Portale Agrituristico

Vai al Sito

CIPA-AT Cia Grosseto

Formazione Professionale

CIPA-AT Grosseto

.Cia, dal 26 aprile riaprono 24 mila agriturismi. Già persi 1,2 mld.

23 Aprile 2021 

Covid: Cia, dal 26 aprile riaprono 24 mila agriturismi. 

Limite penalizzante per strutture isolate e lontane dalla città. Già persi 1,2 mld.  .

Si riaprono finalmente le porte degli agriturismi italiani. Dopo mesi di fermo totale e perdite per oltre 1,2 miliardi di euro dall’inizio della pandemia, da lunedì 26 aprile, con il ritorno delle zone gialle, si potrà tornare a tavola all’aperto nelle aziende ricettive agricole. Le riaperture decise dal governo con il nuovo Decreto Covid rappresentano l’inizio della ripresa per i 24 mila agriturismi italiani e i 100 mila addetti del settore, dopo lo stop forzato di tutte le attività

“I nostri agriturismi sin dall’inizio della pandemia si sono adeguati a quanto chiesto dal Governo in tema di prevenzione anti Covid 19 – commenta Claudio Capecchi presidente di Cia–Grosseto. “Come Confederazione ci siamo subito attivati con le nostre strutture associate aiutandole a mettere in atto tutte le norme e i dispositivi atti a contrastare la pandemia-spiega-. Inoltre i nostri agriturismi sono, quasi tutti, ubicati in zone relativamente lontane dai grandi centri urbani, luoghi circondati dal verde, nelle campagne, dove difficilmente si possono trovare occasioni e motivi di assembramenti. Inoltre poiché gran parte di queste strutture sono a conduzione familiare, le stesse attenzione riservate ai membri della propria famiglia vengono date agli ospiti. Una sorta di garanzia per una vacanza in serenità. Gli agriturismi- conclude Capecchi – sono case rurali immerse in paesaggi incontaminati, nati per accogliere pochi visitatori, hanno pochi posti letto e pochi posti a tavola, una scelta voluta proprio per garantire un momento di relax e benessere agli ospiti. Per questo siamo certi che queste strutture, sono oggi i luoghi ideali per trascorrere qualche giorno con i propri cari in totale tranquillità e sicurezza” 

“La situazione in cui versano gli agriturismi in Italia è drammaticamente nota. È uno dei comparti più colpiti dagli effetti del Covid -ricorda il presidente nazionale Dino Scanavino– nonostante si tratti di strutture in campagna, spesso in località isolate, con ampi spazi all’aperto per la ristorazione, in cui si può garantire facilmente il distanziamento adeguato tra clienti. Per questo, ora il settore deve poter ricominciare a lavorare appieno, in vista dell’estate e di un rilancio del turismo, anche rurale. Gli agriturismi devono poter tornare ad appropriarsi del proprio ruolo, quello di leva economica e sociale per la ripartenza delle aree interne del Paese”.


La Ricotta di pecora grossetana è un PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) della Toscana

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Cia Grosseto

Portale Agrituristico

CIPA-AT Cia Grosseto

Formazione Professionale

CIPA-AT Grosseto per la Divulgazione

La Ricotta di pecora grossetana è un PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) della Toscana

18 Aprile 2021 

Il Video Tutorial Animato della Ricotta di Pecora Grossetana

La Toscana gode, oltre che di peculiarità artistiche e paesaggistiche conosciute in tutto il mondo, anche di una meritata fama in fatto di enogastronomia. Sebbene il vino e l’olio extravergine di oliva siano i cavalli di battaglia della nostra Regione da molti anni, negli ultimi tempi anche altre produzioni alimentari di differenti categorie stanno assumendo un ruolo sempre più importante quali testimonial di un territorio..

Da questi presupposti è partita, qualche anno, fa l’attività dell’ARSIA relativa alla tutela e valorizzazione dei prodotti agro-alimentari tradizionali. Grazie ad un lavoro capillare, che ha istituito una banca dati che a oggi sono 463 schede descrittive., i prodotti agroalimentari tradizionali, con sintetici “disciplinari di produzione”, riconducibili alla provincia di Grosseto sono 80 tra cui la RIcotta di pecora grossetana.

Vogliamo ricordare che la Ricotta è un latticino diverso dal formaggio.  Si chiama ricotta proprio perché, dopo aver scaldato una prima volta il latte per ottenere il formaggio, si ri-cuoce il siero per ottenere la ricotta.  (cotta due volte). La ricotta, pur essendo un prodotto caseario, non è, per legge, formaggio ma va classificata semplicemente come latticino: non viene ottenuta infatti attraverso la coagulazione della caseina, ma delle proteine del siero di latte, cioè la parte liquida che si separa dalla cagliata durante la caseificazione.

La Ricotta per la Maremma Toscana è Storia, Territorio, Tradizione, Tipicità, Salubrità, Cultura Contadina, Tutto ha inizio con la Transumanza; la migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che si spostano per far pascolare il bestiame dalla Pianura alla Montagna (nella stagione estiva) dalla Montagna alla Pianura (nella stagione invernale)

I Pastori dell’Appennino Centrale e di Siena, all’inizio dell’Autunno, con i loro greggi prendevano la via della Maremma., nel mese di Maggio facevano il viaggio inverso, Il trasferimento verso la Maremma richiedeva circa 7-10 giorni,  si percorrevano circa 25 Km al giorno.

E’ dalla Transumanza che sono nati i prodotti caseari migliori con caratteristiche organolettiche eccezionali come la Ricotta, è stato il principale alimento dei Pastori e simbolo ed emblema della Maremma Grossetana

Approfondisci con il Video Tutorial Animato


Intervista all’assessore regionale Marras: «Non c’è turismo senza agricoltura. Il rilancio della Toscana passerà da una promozione integrata»

Leonardo Marras, assessore regionale all’Economia e Turismo, parla a Dimensione Agricoltura del post pandemia e delle soluzioni possibili da adottare per una Toscana nuovamente competitiva

di Lorenzo Benocci


Assessore Marras, un anno dopo siamo ancora dentro la pandemia. Come sta reggendo il sistema economico regionale, ce la faranno le aziende che più hanno sofferto in questo periodo a ripartire?

Abbiamo già perso il 10% del pil, quasi 12 miliardi di ricavi e per ora nei settori coperti dalla cassa integrazione i posti di lavoro congelati dal blocco licenziamenti sono 64mila: la pandemia ha influito pesantemente sul nostro sistema economico toccando da vicino molte categorie di lavoratori ed imprenditori. Sicuramente ci sono comparti che più di altri hanno sofferto e stanno soffrendo le conseguenze della pandemia, ma il danno è generale e gravissimo. Non posso dirlo io se ce la faranno: sicuramente questo è l’auspicio di tutti e noi cercheremo di sostenere le attività produttive toscane come abbiamo fatto fino ad oggi; servirà, sicuramente, una buona dose di coraggio per riprendere ad investire e ripartire. Intanto occorre proteggere finché si può le imprese e l’occupazione che generano.

I sostegni e i ristori messi in campo dal governo nazionale sono serviti alle imprese toscane?

Sì, ovviamente anche le imprese toscane ne hanno beneficiato. Anche se, purtroppo, di fronte alle ingenti perdite che si protraggono ormai da un anno, qualsiasi ristoro appare insufficiente.

La Regione cosa ha fatto in questa direzione, quali azioni sta portando avanti e con quali strumenti?

Noi ci siamo mossi da subito e mettendo in campo le risorse a nostra disposizione abbiamo cercato di fare la nostra parte: abbiamo rimodulato 264 milioni di fondi europei del settennato 2014-2020 e siamo stati una delle prime regioni ad aprire un bando da 5 milioni, lo scorso autunno, per concedere un contributo a fondo perduto per le imprese della filiera del turismo, 20 milioni per le aziende della somministrazione e del divertimento, 2 milioni per gli operatori di fiere e intrattenimento e 5 milioni per le imprese delle aree interne oltre alle misure del PSR per l’agriturismo; purtroppo siamo senza dentro all’emergenza e dobbiamo anche “giocare in difesa”, e per questo stiamo cercando di ampliare i destinatari dei bandi: la delibera per i nuovi ristori è quasi pronta e nei prossimi giorni la approveremo in giunta e ne daremo notizia. Tuttavia, ci siamo impegnati a sostenere gli investimenti convinti che solo riprendendo ad investire si possa uscire meglio dalla pandemia abbiamo: 10 milioni per la micro-innovazione, 115 milioni per gli investimenti, 50 milioni per progetti di ricerca e sviluppo… Ecco perché non dobbiamo fermarci e lavoriamo anche per il domani, guardando al dopo pandemia e alla ripresa.

Il turismo – e le attività ad esso collegate – è il settore che maggiormente ha subito gli effetti della pandemia, in pratica un anno che non c’è stato. Potrà ripartire? Ed in che modo?

Certo e sono convinto che la ripresa per il sistema turismo sarà più veloce del previsto: c’è voglia di viaggiare, di scoprire e riscoprire, di svagarsi e c’è anche voglia di offrire bellezza. Credo però che sarà un turismo in parte diverso da quello a cui eravamo abituati pre pandemia; si sta affermando sempre di più la tendenza a scegliere soggiorni lunghi nei quali godere del territorio ma anche lavorare in smartworking e questa probabilmente sarà una delle nuove direttrici del settore. Una volta stabilizzati i contagi, con la campagna di vaccinazione ad un livello avanzato, potremo allentare significativamente le maglie delle restrizioni e questo segnerà un nuovo inizio per il comparto.
Ovviamente, ciascuno di noi confida nel poterlo fare al più presto. Alcuni Paesi nel mondo hanno già vaccinato la stragrande maggioranza della popolazione mettendola così in grado di spostarsi e questo riporterà, già dalla prossima estate, turisti stranieri in Italia e la Toscana resta senza dubbio una delle mete privilegiate.

Grande sofferenza per l’agriturismo: quali iniziative per promuovere l’intero sistema turistico della Toscana che si basa su paesaggio, territorio, ambiente e prodotti di qualità?

Nel mese di aprile partirà la campagna di promozione turistica “Toscana, Rinascimento senza fine” che quest’anno non sarà generalista ma improntata su sette temi di viaggio che con Toscana Promozione Turistica e i 28 ambiti abbiamo individuato con un percorso di condivisione e confronto digitale avviato già dalla primavera del 2020.
Tra questi temi c’è la natura, intesa come relax e outdoor e c’è quello che abbiamo chiamato ‘ritorno ai borghi e ai sapori autentici’, direi che l’agriturismo si inserisce perfettamente in questi due. È ormai chiaro che il visitatore cerca una soluzione di vacanza, breve o lunga che sia, all’insegna della tranquillità e del relax: da questo punto di vista l’agriturismo parte sicuramente avvantaggiato.
Abbiamo attivato poi anche canali di promozione dedicati ai mercati internazionali e proprio adesso è in corso una call per tutti gli operatori turistici che possono inserire le proprie offerte sul portale visittuscany.it.

Le chiusure del canale Horeca, in Italia e nel mondo, hanno privato le imprese agricole di un fondamentale sbocco di mercato. Cosa può fare in questo senso la Regione?

Questo è senza dubbio un aspetto importante da considerare e lo farò insieme all’assessore Saccardi per trovare la soluzione migliore. Sicuramente non lasceremo indietro nessuno e troveremo la strada migliore per sostenere le imprese agricole favorendo, magari, contemporaneamente l’intero comparto della ristorazione. Intanto è nostra intenzione rilanciare il progetto “Vetrina Toscana”, venti anni compiuti proprio nel 2020, la “nuova Vetrina” può costituire un incrocio straordinario dei valori positivi delle produzioni agroalimentari toscane. E chiederemo proprio ad enoteche, cantine e agriturismi di aggregarsi a questa carovana del gusto che può essere un veicolo di promozione dell’enogastronomia toscana sia nell’accoglienza turistica che negli eventi internazionali a cui parteciperà la toscana.

L’agroalimentare e le produzioni tipiche, sono un pilastro del Made in Tuscany e dell’export: in un’ottica di rilancio dell’economia toscana, quali iniziative sono possibili per rafforzare le filiere regionali coinvolgendo trasformazione, distribuzione e Gdo?

Il PSR dà ampi spazi per coltivare politiche di integrazione tra i settori della produzione agricola, della trasformazione e della distribuzione, oltre che dell’investimento nell’innovazione. Penso proprio che sul potenziamento degli investimenti in ricerca e sviluppo si giochi il futuro dell’agroalimentare nel suo complesso. Dobbiamo spingere sui poli e sui centri del trasferimento tecnologico esistenti in Toscana, perché sull’agroalimentare dobbiamo ancora fare molto. Anche la produzione industriale deve riconoscere l’importanza del rapporto con l’agricoltura di qualità della Toscana. In modo integrato e fortemente collaborativo con la vicepresidente Saccardi, che si occupa direttamente di agricoltura e di agroalimentare, cercheremo di renderlo possibile.


Tratto da Dimensione Agricoltura n. 4/2021

Gelate del 7 e 8 aprile – Apertura segnalazioni – TERMINE ORE 24 DEL 30 APRILE 2021

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Cia Grosseto Turismo Verde

Portale Agrituristico

Vai al Sito

Cia Grosseto

Formazione Professionale

CIPA-AT Grosseto

Gelate del 7 e 8 aprile – Apertura segnalazioni – TERMINE ORE 24 DEL 30 APRILE 2021

10 Aprile 2021

Per le imprese che hanno subito danni alle colture a seguito della gelata, per premettere che gli interessati possono contattare per chiarimenti e per la eventuale presentazione delle segnalazioni, 

ATTENZIONE : non si tratta di domanda di indennizzo ma bensì di una segnalazione che consentirà alla Regione Toscana di richiedere al Ministero una misura di intervento in deroga alla normativa vigente, ovvero il D.Lgs. 102/2004, che prevede l’attuazione di interventi compensativi a sostegno delle aziende agricole colpite da calamità naturali, avversità atmosferiche e altri eventi catastrofici

agli Uffici Zona ai numeri telefonici di Vostra conoscenza o meglio attraverso una mail, utilizzando tra gli indirizzi sotto riportati, quello corrispondente all’Ufficio Zona dove abitualmente Vi rivolgete:

Ufficio di Zona
indirizzo eMail

Grosseto

pacgrosseto@cia.grosseto.it

Follonica

pacfollonica@cia.grosseto.it

Paganico

pacpaganico@cia.grosseto.it

Scansano

pacscansano@cia.grosseto.it

Manciano

pacmanciano@cia.grosseto.it

Pitigliano

pacpitigliano@cia.grosseto.it

si comunica che ha seguito dell’emergenza “gelate” che ha interessato il nostro settore causando ingenti danni,la Confederazione Italiana Agricoltori si è prontamente attivata nei confronti della Regione Toscanache ha avviato la procedura per le segnalazioni dell’evento climatico che ha interessato l’intero territorio regionaleil 7 e 8 aprile. L’obiettivo è quello di poter consentire, oltre ad un ristoro, la proroga delle scadenza delle rate delle operazioni dicredito agrario, di esercizio, di miglioramento e di credito ordinario, nonché l’esonero parziale del pagamento deicontributi previdenziali e assistenziali”. 

Le segnalazioni potranno essere presentate fino alle ore 24 del 30 aprile 2021.


Maltempo: Cia Grosseto chiede lo stato di calamità e l’esonero dai contributi previdenziali

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Cia Grosseto

Portale Agrituristico

Vai al Sito

CIPA-AT Cia Grosseto

Formazione Professionale

CIPA-AT Grosseto

Maltempo: Cia Grosseto chiede lo stato di calamità e l’esonero dai contributi previdenziali

8 Aprile 2021 

Ghiaccio polare e danni alle colture.Cia Grosseto chiede lo stato di calamità naturale e l’esonero dai contributi previdenziali

“Non bastava il Covid, non bastava il crollo dei consumi, a dare l’ennesimo, e forse ultimo, colpo di grazia alla nostra agricoltura è stato il freddo polare che ha investito la nostra provincia. Sbalzi termini fino a meno dieci gradi e gelate estese anche a bassa quota hanno di fatto distrutto non solo le coltivazioni di ortofrutta delle zone interne e della costa, ma hanno anche danneggiato le viti e gli olivi”.

E’ il grido di Cia Grosseto, sommersa sin dalle prime ore di questa mattina da telefonate di agricoltori disperati che segnalano campi ghiacciati e piantine completamente distrutte.  

“Nei giorni scorsi le nostre produzioni, quasi tutti di eccellenza e di nicchia – spiega Enrico Rabazzi direttore della Confederazione provinciale – stavano seguendo il ciclo delle stagioni tanto che si notavano le prime fioriture e le aspettative, per questo settore da anni oramai in sofferenza, sembravano abbastanza positive. La “ghiacciata” di questa notte però ha spazzato via ogni illusione: per l’agricoltura non c’è davvero pace. Intere coltivazioni sono andate perse, per altre i danni sono ingentissimi e stiamo cercando di fare le prime sommarie valutazioni. Come agricoltori sappiamo che le bizzarrie climatiche fanno parte dei rischi del nostro settore ma oggi è il momento che la politica, a tutti i livelli, chiarisca qual è il valore di questo settore per il Sistema Paese. Da due anni subiamo le conseguenze della peggiore emergenza sanitaria e il conseguente tracollo dei consumi, ora dobbiamo fare i conti anche con il freddo polare. Come Cia Grosseto ci siamo già attivati a livello regionale e nazionale per chiedere di non essere abbandonati perché senza agricoltura, vale ancora una volta ricordarlo, non vi è futuro. Chiediamo dunque come primo urgente intervento il riconoscimento dello stato di calamità naturale e l’esonero dai contributi previdenziali; inoltre ci stiamo attivando per organizzare un incontro affinchè si possa dare una risposta alle tante aziende in difficoltà. Come sempre – conclude Rabazzi – precisiamo che, come gli altri settori, anche gli agricoltori chiedono di non essere abbandonati; poiché le variabili in agricoltura sono infinite chiedono con urgenza che ci venga riconosciuto quanto ci aspetta, di non essere tartassati da un regime fiscale opprimente e da una burocrazia nemica del settore”