Incendi: la causa è anche nell’abbandono dei territori. L’agricoltura deve tornare protagonista

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Incendi: la causa è anche nell’abbandono dei territori. L’agricoltura deve tornare protagonista

9 Agosto 2022

Da sempre l’agricoltore è stato il custode dei territori. Oggi la riduzione dei terreni lavorati porta all’incremento degli incendi. Serve una politica agricola che consenta all’agricoltura di tornare ad essere protagonista. 

“Non possiamo dire se gli incendi che stanno devastando la Penisola e anche la provincia di Grosseto sono dolosi o accidentali, quello però che possiamo affermare senza dubbio è che se il territorio fosse presidiato dagli agricoltori e dal loro lavoro i danni causati dalle fiamme sarebbero sicuramente minori” 

E’ un’affermazione forte quella del presidente di Cia-Grosseto, Claudio Capecchi, che ricorda le innumerevoli volte che la Confederazione, parlando della lenta e costante agonia del mondo agricolo, aveva ammonito che “ quando chiude un’azienda, soprattutto nelle zone marginali, questa non riapre più e le conseguenze non saranno solo per l’imprenditore ma per il territorio circostante destinato all’incuria e all’abbandono”.  

“Non sosteniamo che se ci fosse una maggiore presenza degli agricoltori il fenomeno degli incendi non ci sarebbe – continua Capecchi – affermiamo invece che laddove c’è la presenza dell’uomo c’è un maggiore e migliore monitoraggio. Non serve ricordare che dove esiste l’agricoltura esiste anche l’alternanza tra terreni a stoppie, terreni con coltivazioni arboree o dediti alla zootecnia che evitano la propagazione degli incendi. Non solo, dove c’è attività agricola ci sono strade poderali e carrettiere che consentono ai mezzi di soccorso di transitare con maggiore facilità; inoltre c’è la manutenzione dei boschi, dei fossi e degli argini. Ma soprattutto, in caso di incendio, la presenza dell’uomo attiva subito i soccorsi e assicura un sopralluogo costante evitando la ripresa di focolai il giorno successivo. La cronaca di questi giorni conferma dunque quanto diciamo da anni: l’agricoltura è il presidio fondamentale del territorio, perché oltre a coltivare, gli agricoltori governano quotidianamente la zona. Ma per avere questi “custodi” chi si occupa di politica agricola deve consentire loro di lavorare senza una burocrazia oppressiva, deve trovare risposte al proliferare della fauna selvatica, deve iniziare a pensare ad una seria politica dell’acqua, con invasi o bacini per stoccare le precipitazioni e renderle disponibili in caso di siccità o incendi appunto ma, soprattutto, deve attuare programmazioni che garantiscano un giusto e dignitoso margine di reddito.  

La Confederazione si è immediatamente attivata con la Regione Toscana affinché chi ha subito danni possa essere aiutato a ripartire ed indennizzato – aggiunge e conclude – Questo però è solo un aspetto della questione e, seppur importante, non è risolutivo. Serve che l’agricoltura esca dal ruolo di Cenerentola dove è stata relegata; non è più il tempo di disquisire ma bisogna agire consapevoli che la nostra agricoltura è espressione dei valori del territorio che rappresenta e che, oltre a garantire prodotti di alta qualità, oggi è l’ultimo baluardo contro la desertificazione e l’abbandono soprattutto delle aree interne e impervie esposte alle tragedie che la cronaca quotidiana testimonia”.


ANP Cia Grosseto: Nei limiti che la crisi impone il Governo non si dimentichi delle categorie più deboli

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

ANP Cia Grosseto: Nei limiti che la crisi impone il Governo non si dimentichi delle categorie più deboli

31 Luglio 2022

Anp Cia-Grosseto: Nei limiti che la crisi impone il Governo non si dimentichi delle categorie più deboli che sono in affanno e in attesa di aiuti per il sostentamento

“Dopo l’appello lanciato dal CUPLA, il Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo, alcuni giorni fa, teso a scongiurare le forze politiche ad evitare la crisi di Governo al cospetto di una vertiginosa caduta della convivenza, della tenuta sociale e della progressiva riduzione del potere di acquisto degli italiani, Anp Grosseto, in linea con quella nazionale ha preso posizione denunciando la deriva che le difficoltà odierne assumeranno a causa di chi ha ritenuto fosse più “salutare” per il Paese voltare le spalle al proprio dovere istituzionale e costituzionale. Dunque con forza chiediamo che si porti almeno a compimento il nuovo Decreto Aiuti su cui già si è lavorato mettendo i cittadini direttamente e potenzialmente interessati, nella condizione di esprimere il loro apprezzamento” 

Giancarlo Innocenti, presidente dei pensionati Cia di Grosseto, esprime forte preoccupazione in merito alla crisi di governo e si interroga in merito a quali saranno le sorti delle fasce più deboli e vulnerabili.

“Stiamo vivendo un momento particolarmente difficile e complesso – spiega Innocenti- tant’è che ogni giorno vengono forniti dati che evidenziano un drammatico aumento della povertà che, evidentemente,  pesa soprattutto sugli anziani e i pensionati. In questa situazione la scelta dei nostri politici è da intendersi come un totale disprezzo degli incoraggianti progressi registrati nel dibattito sulle possibili misure atte a conseguire l’allineamento delle pensioni minime ai livelli di salvaguardia del potere di acquisto, all’aspirazione di una vita più dignitosa, ad una maggiore equità nel regime di aiuti alle persone più bisognose e meno abbienti. I nostri pensionati non possono assolutamente essere lasciati soli – continua – per questo invitiamo il Governo, pur nella ordinarietà delle sue funzioni, a non lasciare nulla di intentato per attenuare le difficoltà di una fetta, sempre più consistente, di cittadini. Lo chiediamo per quelle persone che verranno molto probabilmente “attenzionate”  in occasione delle prossime elezioni, probabilmente anche al cospetto della mercificazione della loro dignità. Anp Cia Grosseto – conclude Innocenti – sin da ora sarà severa e non avrà scrupoli ad additare coloro che, al cospetto di un mancato possibile traguardo, intendessero fuggire dalle proprie responsabilità con il rilancio di qualche promessa elettorale” 


Incendio Cinigiano già attivate richieste di aiuto alla Regione Toscana

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Incendio Cinigiano già attivate richieste di aiuto alla Regione Toscana

25 Luglio 2022

Incendio Cinigiano: chiediamo vengano attivate le misure del PSR o quelle di Protezione civile. Chi ha subito danni deve documentarli con urgenza e contattare la Confederazione.

Solidarietà a tutti i cittadini di Cinigiano e un sentito ringraziamento a coloro che senza sosta si stanno attivando per arginare il terribile incendio divampato ieri, dove le fiamme hanno mandato in fumo ettari di bosco, minacciato abitazioni e agriturismi e hanno danneggiato alcune strutture agricole. Una situazione ancora non domata tanto da rendere necessarie alcune evacuazioni.

“La Confederazione si è subito messa in moto e si è già attivata con gli organi regionali preposti per attivare le procedure e assistere le aziende colpite dall’incendio” spiegano da Cia-Grosseto “Una tragedia nella tragedia quella alla quale stiamo assistendo. Alle note difficoltà che il settore agricolo deve affrontare si aggiungono ora gli incendi che per molti imprenditori rappresenteranno il colpo di grazia. A tale proposito invitiamo le aziende che hanno subito danni a contattare la sede locale della Confederazione fornendo foto e una stima economica dei danneggiamenti. Sarà poi Cia-Grosseto a fornire tutto il materiale raccolto agli uffici regionali preposti. Ricordiamo infatti che stiamo già lavorando per chiedere che vengano attivate le misure previste, in casi come questi, dal PSR o quelle di protezione civile. Non sostenere ed aiutare chi, già in difficoltà, ha subito questa sciagura, sarebbe davvero inaccettabile” concludono da Cia-Grosseto 


Adempimenti IVA operazioni con l’estero

Cia Grosseto

Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Adempimenti IVA operazioni con l’estero

1 Luglio 2022

A tutte le imprese che effettuano operazioni con altri Paesi

(sia comunitari che esteri)

A decorrere dal 1° luglio 2022 tutte le fatture di vendita a clienti esteri devono essere emesse in formato elettronico, come già avviene per le fatture emesse ai clienti nazionali.

NOVITA’: sempre dal 1° Luglio 2022 anche le fatture di acquisto ricevute da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, dovranno essere trasformate in fattura elettronica ed inviate al Sistema di interscambio (SDI) entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Per le imprese in contabilità presso di noi saranno i nostri uffici a creare la fattura elettronica ed a trasmetterla, ma è indispensabile che tali documenti ci vengano recapitati in tempi brevissimi con le modalità di seguito descritte:

1- quando ricevete la consegna di un bene o la prestazione di servizio da un fornitore estero dovete IMMEDIATAMENTE chiedere la consegna della fattura;

2- la fattura di acquisto deve essere consegnata tempestivamente all’ufficio di zona competente, possibilmente via pec o email all’indirizzo di ciascun ufficio zona:

  ufficio zona Grosseto               fegrosseto@sc-mtlpec.it

  ufficio zona Follonica               fefollonica@sc-mtlpec.it

  ufficio zona Scansano              fescansano@sc-mtlpec.it

  ufficio zona Paganico              fepaganico@sc-mtlpec.it

  ufficio zona Manciano              manciano_ade@pec.it

  ufficio zona Pitigliano               pitigliano_ade@pec.it

       

3- non saranno garantiti elaborazione ed invio nei termini di legge in caso di consegna ai nostri uffici con altra modalità o di inoltro alla mail oltre il giorno 3 del mese successivo alla data di emissione della fattura ricevuta.