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Vicino all’Agricoltore e al Cittadino

Norme di gestione dei rifiuti D.Lgs. 152/2006 Testo Unico Ambiente

19 Ottobre 2022

Cosa dice il decreto legislativo 152 del 2006?

Norme in materia ambientale. Il decreto ha come obiettivo primario la promozione dei livelli di qualità della vita umana da realizzare attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell‘ambiente e l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali.

Le Nuove Regole

Gli imprenditori agricoli di cui all’art. 2135 del Codice Civile con volume di affari non superiore a 8000 euro sono obbligati allo smaltimento con cadenza trimestrale o se il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi, annuale, tramite aziende di smaltimento autorizzate conservando in azienda i formulari dei rifiuti (1° e 4° copia) per 3 anni e in ordine cronologico.

Gli imprenditori agricoli di cui all’art. 2135 del Codice Civile con volume di affari superiore a 8000 euro sono obbligati:

1.   allo smaltimento con cadenza trimestrale o se il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi, annuale, tramite aziende di smaltimento autorizzate conservando in azienda i formulari dei rifiuti (1° e 4° copia) per 3 anni e in ordine cronologico.

2.   alla tenuta del registro di carico scarico dei rifiuti;

3.   alla presentazione del MUD (dichiarazione unica ambientale) presso la Camera di Commercio entro il 30 aprile di ogni anno.

Si può adempiere ai punti n. 2 e 3 (tenuta del registro di carico scarico dei rifiuti e presentazione del MUD) anche stipulando un contratto di servizio con un circuito organizzato di raccolta ossia azienda convenzionata con l’Associazione di Categoria, facendo lo smaltimento dei rifiuti prodotti a cadenza trimestrale o annuale e con la tenuta in ordine cronologico dei formulari 1° e 4° copia per 3 anni.

Per le imprese che svolgono attività artigianali ed industriali e comunque attività che non sono previste dall’art. 2135 del Codice Civile vige l’obbligo della tenuta del registro di carico scarico dei rifiuti e di presentazione del mud sempre nel caso di produzione di rifiuti speciali pericolosi; se hanno più di 10 addetti (compreso titolare, coadiuvanti familiari ecc.) hanno l’obbligo della tenuta del registro di carico scarico dei rifiuti e della presentazione del mud anche nel caso di produzione di rifiuti speciali non pericolosi. Le sanzioni per mancata o incompleta tenuta del registro di carico scarico dei rifiuti arrivano fino a 30.000 euro e per l’omessa presentazione del mud fino a 10.000 euro.